domenica 2 marzo 2008

Volgarità e offese: marchio di una chat

Mi_lavo_le_mani scrive a cronache di chatnews:
"Ho letto quanto avete scritto in merito agli insulti da me ricevuti da parte di Ramarro e Mariom. Voglio solo aggiungere che questi personaggi, che contribuiscono ad imbarbarire la chat, sono pure dei mezzi uomini. L'altra metà (il cervello) viene usata solo per offendere. La volgarità, in fondo, fa molti proseliti. Mi spiego meglio. Le persone volgari tendono a difendersi l'un l'altro, per giustificare un comportamento usuale poco edificante. A riprova di ciò, se in chat entrasse una persona sconosciuta e insultasse chicchessia, statene certi che la stanza insorgerebbe unanime. Al contrario se ad offendere in maniera pesante é un chatter conosciuto a molti, questi verrebbe giustificato o quanto meno verrebbe assolto con il silenzio dei presenti. Insomma la volgarità non ha un metro unico per tutti, ma si misura con le simpatie reciproche di chi chatta.
L'elemento preoccupante é che il silenzio assenso alle offese non sia il risultato di un comportamento, ma bensì un modo di essere. Come a dire che il maleducato é così perché non conosce l'educazione o perché vive situazioni di grande disagio sociale.
A costoro sarebbe opportuno consigliare un buon analista, mentre ai restanti chatter consiglio di ribellarsi a questo decadimento socio culturale.
E' pensare che per me é stata l'unica volta, dopo quasi due anni, che ho scritto qualcosa in chat, pensando che starsene li ad ascoltare, senza manifestarsi, non avrebbe creato fastidio a nessuno, nonostante i continui e fastiosi inviti di Mariom a rivelare chi effettivamente io sia.
Ma vi rendete conto? Non conosco personalmente nessuno di chi chatta e se te ne stai li buona buona dai pure fastidio?
E quelli che insultano invece passano per persone credibili! Ma dove siamo finiti? Ma siamo pazzi!? .

Grazie.
Gabriella"


Nessun commento: