Sessualità persa

La nota sessuologa Tira Chetira ci ha rilasciato un'intervista sul tema "la terza età in chat".
"La terza età, così impropriamente chiamata, altro non è che una fase della vita che prima o poi tutti o chi ci arriva, dovrà affrontare. Quali sono le motivazioni che spingono questi individui a stare delle ore in chat? Quali sono le aspettative?
Il discorso sembrerebbe complesso. In realtà è di una semplicità devastante.
Prima dell'avvento dei computer, la terza età si consumava nei giardinetti di una qualsiasi città o di un paese. Ora, a causa delle comodità, l'anziano può dare sfogo alle sue tentazioni mentali. Ai giardinetti mica poteva abbordare una donna e dimostrargli la propria verve; sarebbe incorso di sicuro in un rifiuto iniziale, accompagnato da una valanga di improperi. Così l'anziano andava a casa più frustrato di prima e si chiudeva in bagno in compagnia di federica.
Ora, con l'avvento della tecnologia, l'anziano recupera la potenza persa, almeno a parole, senza dover mostrare la sua faccia, o almeno a mostrare in cam solo quella che tenta di sorridere sotto la cintura, dopo aver ingerito la pillolina miracolosa.
Dietro quelle cam, scure, quasi al buio, l'anziano porcello mostra il suo gioiello, ciondolante e pronto ad un primo piano da divo del cinema.
Esaurito il meglio (cioè la fuoriuscita di quei pochi spermatozoi impazziti), il cervello cade in una catalessi infinita. L'ego, la reputazione, il bisogno di ritrovare la verginità persa, richiedono una riabilitazione. Ecco venir fuori la vena poetica. Il risultatio é una tazza di "miele e nutella con 20 cucchiaini di zucchero". Il colesterolo va alle stelle.
Gli irriducibili, ironizzano. Loro preferiscono passare per duri. Loro preferiscono nascondersi dietro una cam a mostrare il proprio gioiello ed a negare che si sono lasciati andare ad un amplesso virtuale, preferendo il coito reale, chimera inarrivabile."